Noi tutti (o quasi) abbiamo installato sul nostro smartphone Pokemon Go, un’applicazione in cui ogni utente deve materialmente spostarsi per il mondo reale alla ricerca di pokemon da catturare.
Rispetto a questo gioco innocente, ma giudicato da alcuni demenziale, si profilano, però, svariati profili di problematicità di natura legale che cercherò di spiegare.
VIOLAZIONE DELLA PROPRIETÀ PRIVATA
Un primo problema è certamente quello della possibile violazione della proprietà privata altrui.
Infatti sappiamo tutti che i pokemon possono materializzarsi ovunque: parchi, giardini, per strada, in locali pubblici, aperti al pubblico o privati.
Innanzitutto ci si domanda se sia possibile fa apparire sulla proprietà altrui degli elementi virtuali come i pokemon e se il diritto di proprietà del singolo comprenda addirittura anche lo spazio virtuale.
In secondo luogo, qualora vi fosse una responsabilità penale dei singoli giocatori che, pur di raggiungere gli obiettivi di gioco, violino la proprietà privata, quale forma di responsabilità può essere addebitata agli sviluppatori della Niantic, società sviluppatrice dell’app, per aver indotto gli utenti a violare la proprietà privata altrui?
Spetterà a noi avvocati addentrarci nel magnifico universo virtuale dei pokemon per difendere i nostri clienti che vengono scambiati per ladri (e non è solo una ipotesi)!
SINISTRI STRADALI
Il nostro giochino sta raggiungendo livelli di frenesia talmente alti che spesso i giocatori sono così presi da utilizzare il cellulare anche mentre sono alla guida.
Sappiamo tutti (la legge non ammette ignoranza!!!) che il Codice della strada prevede all’art. 173 comma 2 uno specifico divieto all’uso di apparecchi radiotelefonici mentre si conduce un veicolo; tale divieto abbraccia non solo le telefonate, gli sms (che nessuno usa più) o i messaggini di Whatsapp ma anche a tutte quelle azioni svolte con il telefonino che distraggono il conducente dalla guida.
Viene da sè che in caso di incidente la responsabilità cadrà sul giocatore – inviatorediwhatsapp – ma anche e soprattutto conducente che usa anche Pokemon Go al volante.
SINISTRI IN AREE PERICOLOSE
Riflettiamo anche sul caso in cui appaiano pokemon in un’area potenzialmente pericolosa (ad esempio in una discarica).
Nel caso in cui il giocatore, nel tentare di raggiungere tale luogo pericoloso, effettivamente si danneggi o danneggi altre persone, ci si domanda se e quale forma di responsabilità ricada sul designer o sulla società sviluppatrice dell’app che ha scelto quel luogo di apparizione mistica.
Esiste un generale dovere di diligenza a carico della Niantic?
I termini e le condizioni di utilizzo del gioco prevedono di “restare consapevoli dell’ambiente circostante e giocare in tutta sicurezza”. Infatti sul sito (https://www.nianticlabs.com/terms/pokemongo/it), nella sezione Termini d’uso di Pokemon Go, è previsto che: “Durante il gioco, si prega di essere consapevoli dell’ambiente circostante e giocare in tutta sicurezza. L’Utente accetta che l’utilizzo dell’App e del gioco è a proprio rischio e si assume ogni responsabilità per ricorrere a polizze sulla salute, sulla responsabilità, sui rischi, sulle lesioni personali, mediche, sulla vita e qualsiasi altra polizza assicurativa che si ritenga ragionevolmente necessaria per coprire eventuali infortuni che possano insorgere durante l’utilizzo dei Servizi. L’Utente s’impegna inoltre a non utilizzare l’applicazione per violare qualunque legge, norma o regolamento (comprese, senza limitazioni, le leggi in materia di violazione) o le Linee guida della comunità, e a non incoraggiare o consentire la violazione da parte di terzi di qualunque legge, norma o regolamento o delle Linee guida della comunità. Senza limitare quanto sopra indicato, l’Utente accetta che in concomitanza con l’uso dell’App non causerà stress emotivo ad altre persone, non umilierà gli altri (pubblicamente o altro), non aggredirà né minaccerà altre persone, non violerà la proprietà privata senza autorizzazione, non impersonerà qualsiasi altro individuo né rappresenterà in modo ingannevole la propria affiliazione, titolo o autorità, e non svolgerà nemmeno qualsiasi attività che possa provocare lesioni, morte, danni e/o responsabilità di alcun tipo. Nella misura consentita dalla legge applicabile, Niantic, The Pokémon Company (“TPC”), e TPCI declinano ogni responsabilità relativa a danni materiali, lesioni personali o morte che possano verificarsi durante l’utilizzo dei nostri Servizi, comprese eventuali azioni legali nell’ambito della violazione di qualunque legge, norma o regolamento o in caso di presunta negligenza o altra responsabilità extracontrattuale da parte dell’Utente. Inoltre, in caso di controversia con uno o più utenti dell’App, si manlevano Niantic, TPC, e TPCI (e i nostri funzionari, direttori, agenti, filiali, joint venture e dipendenti) da ogni azione legale, richiesta e danno (effettivi e consequenziali) di qualsiasi tipo e natura, noti e sconosciuti, sospetti e insospettabili, divulgati e riservati, derivanti da o in qualsiasi modo connessi con tali controversie“.
Ancora. La Niantic prevede che “L’UTENTE CONCORDA CHE LE CONTROVERSIE DI CUI È PARTE INSIEME ALLA NIANTIC SARANNO RISOLTE MEDIANTE UN ARBITRATO INDIVIDUALE E VINCOLANTE E CHE RINUNCIA AL PROPRIO DIRITTO A UN PROCESSO CON GIURIA O A PARTECIPARE COME ATTORE PRINCIPALE O MEMBRO DI CATEGORIA IN QUALSIASI PRESUNTO PROCEDIMENTO RAPPRESENTATIVO O AZIONE COLLETTIVA“.
Facciamo attenzione!!
VIOLAZIONE DELLA PRIVACY
Quando effettuiamo il download del giochino, la Niantic richiedeva tra le varie modalità per registrarsi l’accesso completo all’account Google del singolo utente.
In realtà la Niantic ha risposto immediatamente alle paure circa una possibile violazione nella sfera privata degli utenti, attivandosi per far si che Pokemon Go richieda solo l’accesso a nostre informazioni basilari.
Tuttavia, permangono seri dubbi in materia di tutela della privacy in quanto il gioco in questione, come molte altre app, utilizza il meccanismo della geolocalizzazione, tracciandoci in ogni minimo spostamento.
In tema di raccolta e conservazione dei dati personali, la Niantic (https://www.nianticlabs.com/privacy/pokemongo/it/) precisa che: “A seguito della cessazione o disattivazione dell’Account dell’utente (o del proprio figlio autorizzato), Niantic, i suoi clienti, le sue affiliate o i suoi fornitori di servizi potrebbero conservare informazioni, comprese le informazioni sul profilo dell’utente (o del proprio figlio autorizzato), e il contenuto dell’utente per un periodo di tempo commercialmente ragionevole per scopi di backup, archiviazione e/o controllo“.
Qual’è e come si misura il periodo di tempo commercialmente ragionevole?
Che fare allora? Cancellare l’app rischiando di passare l’estate estraniati dal mondo (virtuale) che ci circonda? Vogliamo veramente non riuscire a catturare Alakazam o Rattata o Rotom?
Il mio consiglio è di fare sempre ciò che più ci fa star bene. Tuttavia vi consiglio di farlo con coscienza e dopo aver considerato Pokemon Go anche dal punto di vista di un legale.
Le questioni sono ancora aperte. Vedremo gli sviluppi.